Cina e USA: un confronto nella selezione della leadership

Xi Jinpingdi James Petras

La selezione statunitense dei leader non ha praticamente nulla a che fare con processi democratici e risultati. Risulta utile confrontarla con il processo cinese. Nella maggior parte dei casi, la selezione dei dirigenti in Cina è molto più meritocratica, basata sul rendimento e sulle effettive realizzazioni. Sia negli Stati Uniti e che in Cina, il processo manca di trasparenza.

 

La leadership economica, politica e culturale negli Stati Uniti

La scelta dei leader economici, politici e culturali statunitensi si basa su diverse
procedure non democratiche:

  1. Ereditarietà tramite legami familiari;
  2. Accesso personale al credito e al finanziamento;
  3. Patrocinio politico;
  4. Vendita e acquisto di uffici e favori lobbistici e d’elite;
  5. Legami coi media;
  6. Repressione politica e manipolazione delle procedure elettorali;
  7. Durata in cariche pubbliche e uso delle risorse statali;
  8. Nepotismo etno-religioso;
  9. Gerarchia interna di partito;
  10. Decisioni a partito chiuso (opacità);
  11. Capacità di tenere segreti.

I leader, sia nominati, che auto-nominati o selezionati attraverso il denaro, i media, le reti d’elite, trasformano nel sistema U.S.A. il processo elettorale in un retro-pensiero virtuale. I leader economici statunitensi hanno aumentato il flusso di profitti produttivi e gli investimenti verso il settore finanziario e/o esternamente all’estero verso i paradisi fiscali.

I leader politici statunitensi hanno aumentato le spese militari e le guerre, deviando fondi pubblici provenienti dai servizi sociali interni e dal welfare, diminuendo la crescita economica interna e i mercati per gli investimenti e i commerci.
I leader culturali degli Stati Uniti sono stati premiati per la difesa, la promozione e la mistificazione delle conquiste imperiali e per denigrare nazioni e leader indipendenti.

Sono stati anche premiati per promuovere il consumismo più degradante e frivolo, minando la coesione sociale e delle comunità.

La mancanza di trasparenza, nel processo di selezione negli Stati Uniti, dei leader dellemaggiori banche d’investimento, dei partiti politici, degli uffici legislativi ed esecutivi e nell’accademia sta crescendo a un ritmo allarmante e con notevoli conseguenze negative: i leader negli Stati Uniti non devono passare rigorosi esami né affrontare confronti con i loro pari per competenza nei rispettivi settori di lavoro.

I leader aziendali degli Stati Uniti non sono giudicati dai loro successi economici e politici.

Responsabilità per guerre disastrose, salvataggi corrotti delle banche, crisi finanziarie spese di assistenza sanitaria schizzate alle stelle non squalificano un candidato per posizioni di leadership. I criteri  incentrati sul risultato non costituiscono la base per la selezione dei leader di Congresso e presidenziali. I fattori decisivi che influenzano la selezione politica sono la capacità di promuovere interessi d’elite, perseguire guerre imperiali, allo scopo di gratificare le ambizioni e l’avidità di civili militaristi e mascherare la corruzione diffusa che ingrassa le ruote della speculazione.

 

Cina: consultazione, meritocrazia e risultati

I leader cinesi sono selezionati sulla base di una consultazione multi-livello, della meritocrazia e dei risultati riportati in carica. Il recente congresso del partito della Cina ha evidenziato tre aspetti di vitale importanza: la riduzione delle diseguaglianze, il contrasto al degrado ambientale e l’assistenza sanitaria.

Al contrario, le elezioni del Congresso americano dello scorso anno si sono concentrate sull’impegno a ridurre le imposte sulle società per il super-ricco, nonostante la crescente disuguaglianza sociale ed economica, la rimozione delle regole statali e federali per la protezione della popolazione e dell’ambiente da inquinanti aziendali e a ridurre i finanziamenti pubblici per l’accesso a un’assistenza sanitaria competente,
minando il benessere del cittadino ed aumentando l’aumento delle morti premature e le aspettative di vita diminuite per i poveri e la classe operaia.

L’elite politica americana è piena di negazionisti del “cambiamento climatico” e dei peggiori tipi di inquinamento.

Il Congresso americano ha speso una quantità enorme di tempo e di energia a perseguire cospirazioni di parte, al tempo stesso in cui rifiutava di affrontare la furiosa epidemia di dipendenza narcotica a prescrizione, che ha ucciso oltre 600.000 americani in 15 anni.

Il presidente Xi Jinping ha chiesto ai dirigenti cinesi di dirigere i loro sforzi per correggere lo ‘sviluppo sbilanciato e inadeguato e le crescenti esigenze del popolo di  una vita migliore’. Il presidente Xi ha sottolineato l’obiettivo di ‘ecologizzare l’economia’, menzionandolo 15 volte nel suo indirizzo al Congresso del Partito – in confronto all’unica volta nella precedente riunione del Partito (FT
17/11/17, pag. 11).

Gli investitori pubblici e privati ​​cinesi hanno risposto alle priorità fissate da Xi e gli indici di investimento sono lievitati in questi settori (FT 11/11/17, pag. 11).
Al livello superiore, la direzione si impegna in consultazioni e dibattiti tra le elites in competizione, discutendo i risultati passati e presenti nello sviluppo di politiche attuali e future.

A livello intermedio, sono determinanti verifiche ultra-competitive da parte di organi pubblici nella selezione e nella nomina dei funzionari cinesi.

Al livello superiore e medio, il livello delle prestazioni di lavoro della leadership è uno dei fattori principali nella determinazione della selezione.

I quattro decenni di spettacolare crescita economica che hanno tirato fuori dalla povertà 500 milioni di persone cinesi sono un riflesso del sistema efficace di selezione e promozione dei leader.

Mantenere la pace e l’amicizia con altri paesi per oltre quarant’anni – eccetto un breve conflitto di confine con il Vietnam nel 1979 – è stato un fattore importante che influenza la selezione della leadership.

Al contrario, nonostante molte guerre disastrose e brutali, i presidenti Clinton, Bush e
Obama sono stati rieletti in carica in un sistema di duopolio di due partiti, considerato universalmente ‘truccato’. L’effetto di queste guerre sul deterioramento dell’economia domestica statunitense non si riflette sulla selezione dei candidati o sull’esito delle elezioni presidenziali o congressuali.

La Cina ha selezionato leader che hanno evidenziato capacità e serietà nell’indagare epunire oltre un milione di funzionari e plutocrati corrotti. Gli investigatori anti-crimine  sono stati riconosciuti come leader ‘puliti e dediti al lavoro’.

Al contrario, l’amministrazione statunitense ha ripetutamente nominato i criminali di Wall Street a posizioni di alto livello nel Tesoro, nella Federal Reserve e nel FMI con risultati disastrosi per la cittadinanza, senza capacità di analisi o correzione.
Uno dei meccanismi di partito più selettivi e prestigiosi si trova nel
Dipartimento delle organizzazioni (OD) del Partito comunista cinese (FT 10/30/17, pagina 9). L’OD incontra privatamente ed esamina i candidati alla leadership sulla base di una ‘complessa combinazione di nomine, esami scritti e orali, indagini, un voto a maggioranza dei ministri. I leader, così selezionati, assumono la responsabilità collettiva – e non si posizionano in base alla ‘fuga di decisioni” (FT ibid)….

 
Conclusioni

Sia negli Stati Uniti che in Cina la selezione dei leader non si basa su elezioni o
consultazioni dei cittadini
. Tuttavia, ci sono grandi differenze nel processo e nelle procedure di selezione dei dirigenti, con conseguenti enormi differenze nei risultati.

La Cina è in gran parte una meritocrazia, con vestigia di nepotismo familiare, specialmente in riferimento ad alcune interconnesioni stato-mondo degli affari.

I risultati contano molto, e la maggior parte dei cittadini approva la leadership del partito cinese per il successo economico e socio-economico di lungo periodo della Cina.

Al contrario, nella stragrande maggioranza, i cittadini degli Stati Uniti i cittadini sono cinici e insoddisfatti con gli appuntamenti economici più importanti, a causa dei loro
documentati guasti socio-economici passati e presenti. I cittadini rivolgono la loro più grande costernazione ai leader finanziari più importanti (che considerano oligarchi corrotti), che hanno fatto entrare il nostro Paese in crisi ripetute, guerre perpetue, crescenti disuguaglianze e profonda e diffusa povertà. La perdita di
impieghi stabili e ben pagati e il deterioramento della coesione della comunità e della famiglia ha oltraggiato i cittadini, perché questi sono in netto contrasto con la pervasiva e profonda corruzione nelle alte sfere e una quasi totale impunità giudiziaria per gli alti funzionari, i politici e gli oligarchi.

La persecuzione in Cina dei leader corrotti non ha alcuna controparte negli Stati Uniti.
Le tangenti dal mondo degli affari ai politici sono legalizzate negli Stati Uniti, quando sono chiamate ‘campagna’ di finanziamento o ‘onorari per consulenza’. Basti pensare agli onorari da mezzo milione di dollari a conferenza pagati ai Clinton da parte dei finanziatori di Wall Street per i loro 30 minuti di banalità e piazzismo da illusionisti.

Nel campo della politica estera, i leader cinesi difendono il loro interesse nazionale. I leader degli Stati Uniti si inchinano spudoratamente ai lobbisti israeliani, promuovendo gli interessi di Tel Aviv.

I leader cinesi emarginano i critici in nome dell’armonia, della stabilità, della pace e della crescita.

I leader americani emarginano, imprigionano e brutalizzano gli Afro-americani, gli immigrati, gli ambientalisti e gli attivisti anti-guerra, così come i denunciatori di corrotti di Wall Street, in nome di mercati liberi e nebulosi valori democratici liberali.

La Cina, con tutti i suoi inconvenienti in termini di procedure e diritti democratici, si muove verso una società dinamica meno corrotta, meno bellicosa e più responsabile, con una leadership attentamente controllata e sviluppata.

Gli Stati Uniti si muovono verso una società più corrotta e dispotica (‘stato di polizia’) con leader inaffidabili, guerrafondai e criminali al comando.

Il divario tra promesse e risultati si sta allargando negli Stati Uniti, mentre si restringe in Cina. Il rigoroso processo di selezione meritocratica della Cina ha dimostrato una maggiore capacità di rispondere alle nuove sfide e alle necessità della maggioranza rispetto alle elezioni statunitensi, disfunzionali e corrotte, che non possono nemmeno affrontare la crisi della dipendenza causata da sovraprescrizioni non regolamentate degli oppiacei, per non parlare delle crisi ambientali del cambiamento climatico e delle mega-tempeste che devastano le comunità statunitensi.

[Trad. dall’inglese per ALBAinformazione di Marco Nieli]

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