Le forze armate siriane hanno cominciato la loro offensiva su larga scala l’8 marzo, colpendo le colline circostanti ed i frutteti, prima di iniziare l’assalto ai bastioni dell’ISIS. Il numero di terroristo dell’ISIS uccisi nella lunga battaglia durata 18 giorni non è stato confermato dall’esercito arabo siriano; tuttavia, una fonte, che ha accompagnato la Brigata Falchi del deserto durante la battaglia ha conformato ad Al-Masdar la notizia che centinaia di jihadisti sono stati uccisi, insieme a un gran numero di veicoli e armi pesanti distrutte. Il 21 maggio, 2015, iniziò il regno del terrore dell’ISIS su Palmira; questo gruppo terroristico ha brutalmente massacrato decine soldati e civili.
Al momento della cattura di Palmyra, il gruppo terroristico ha raso al suolo santuari, templi e monumenti. Antichità inestimabili che hanno resistito a secoli di sfide, di catastrofi naturali e artificiali, sono stati tragicamente distrutti dall’ISIS. Palmyra è strategicamente importante perché situata in un deserto che si estende fino ai confini iracheni ad est, con la roccaforte del gruppo terroristico, Raqqa, a nord.
La caduta di Palmira, molto probabilmente aprirà la strada all’esercito siriano per avanzare verso la roccaforte del gruppo terroristico a Raqqa così come la città orientale di Deir ez-Zor. Attualmente, le forze della Guardia Repubblicana sono ancora a difesa della base militare di Deir ez-Zor, dove decine di migliaia di civili soffrono uno spietato assedio imposto dall’ISIS.