07/02/13.- Il consigliere e analista politico britannico Nile Gardiner ha definito la capo di stato argentina Cristina Fernández una “bulletta populista” in un articolo scritto per il quotidiano The Telegraph. Nel testo assicura inoltre che il cancelliere «Timerman sta sognando se crede che le Malvinas [Falklands per la corona britannica, NdT] torneranno a essere sue».
«Come la maggior parte dei bulletti, la presidentessa argentina Cristina Kirchner ama molto provocare».
Gardiner ha sostenuto che «l’Argentina è sottoposta a un malgoverno socialista», e che «il linguaggio minaccioso di Timerman è un promemoria di quello che la Gran Bretagna e gli isolani devono affrontare: un regime argentino sempre più bellicoso e disperato che affonda, a casa propria, in un mare di malgoverno socialista, arrivando perfino nell’ultima settimana a regolare i prezzi nei supermercati, nel contesto di un’inflazione fuori controllo».
«Cristina Kirchner ha tutti i crismi di una bulletta populista, che cerca di mettere a tacere i suoi oppositori interni, e allo stesso tempo di intimidire un gruppo di pacifici isolani residenti a 1200 miglia dalla capitale dell’Argentina. La sua aggressione, tuttavia, si risolverà in un fallimento».
«La bulletta di Buenos Aires può sognare che la sua bandiera sventoli di nuovo su Port Stanley, ma questo non sarà mai realtà. Dovrebbe capire che lo spirito di libertà è sempre più forte della mano della demagogia, una lezione che alcuni dei suoi predecessori hanno imparano loro malgrado tre decadi fa».
Nile Gardiner si è lamentato anche dell’atteggiamento di Timerman nella sua prima visita ufficiale a Londra, perché ha lanciato«ulteriori minacce contro gli isolani», e ha citato l’intervista che il cancelliere ha dato al giornale The Guardian, nella quale assicurava che l’Argentina controllerà le isole nel giro di venti anni.
L’autore ha aggiunto: «Viene in mente la parola ‘illuso’ nel leggere le dichiarazioni di Timerman». Non esiste la possibilità che l’Argentina prenda il controllo delle Falklands tanto nei prossimi due decenni, quanto nei prossimi cento anni. Le Falklands continueranno a essere britanniche fin tanto che i loro abitanti desiderino restare sotto la protezione della Corona, il che probabilmente equivale a dire per sempre».
Ha anche sostenuto che «il paese non rispetta il diritto all’autodeterminazione del popolo delle Falklands (il 10 e 11 marzo gli abitanti delle Falklands voteranno in un referendum per decidere se vogliono continuare a essere britannici, ma il Governo non ne riconosce la validità). L’Argentina non ha mai avuto motivi legittimi per rivendicare le Falklands».
Giorni addietro, il quotidiano Financial Times ha scritto in un editoriale che «la Presidentessa si è trasformata in una impopolare leader populista. Gli argentini sono stanchi delle sue tronfie arringhe e delle sue verità selettive».
[Trad. dal castigliano di Pier Paolo Palermo]